martedì 14 luglio 2015

L'amore per mia madre

Sono seduta qui di fronte a un mazzetto di fiori che ha preso l'altro giorno al supermercato, dicendo che le ricordano l'infanzia, è proprio come me in questo, o sono io proprio come lei. Poi sulla destra c'è una piantina arancione, kalanchoe, e mi rendo conto di essere circondata da questa specie, ci è stato un periodo in cui io e Jakub abbiamo comprato piante ossessivamente ogni volta che ne abbiamo avuto l'occasione e io non ho mai saputo dire di no a quel fiore in particolare.

Quando vivevo in Italia con la mamma, ci siamo trovate in casa una di queste piantine e poco dopo ha cominciato ad appassire, io non sapevo nemmeno potesse fiorire perché non l'ho mai vista in fiore. Poco dopo l'ho portata in camera dal balcone, sperando si riprendesse, e in terra ho trovato un bruco... dove c'è un bruco c'è una crisalide. Insomma, un insetto bellissimo si stava mangiando la pianta. Dopo un po' la nostra piccola kalanchoe si è ripresa, la mamma l'ha curata e l'abbiamo vista fiorire per la prima volta.

Così io replico questo ricordo con qualcosa di concreto, vivo in una specie di ricordo sano, mi fa sentire meno isolata, meno sola, mi ricorda che in un altro paese c'è una donna meravigliosa che a sua volta non appartiene a quella cultura. Non so più nemmeno io dove potremmo sentirci a casa. Forse dove possiamo essere qualche volta insieme.
Questa volta è venuta lei a trovarci a Londra e come una deficiente l'ho fatta correre a destra e a sinistra per farle vedere mille cose bellissime di questa città, quando sarebbe bastato portarla al parco dietro casa e stare con lei sotto un albero, chiacchierare, come abbiamo fatto qualche volta la sera a casa quando Jakub doveva ancora rientrare dal lavoro.
L'altro giorno abbiamo trapiantato dell'edera che ho sulle mensole, ci siamo prese cura delle mie piantine ossessivamente collezionate. Adesso c'è il suo tocco anche nelle cose vive, non c'è scampo per me dalla mia malinconia.


In poche parole, mi sento una merda, prima di tutto perché per quanto sia difficile per noi due vivere insieme, più per il mio carattere del cazzo che per le sue esigenze, è ancora più difficile vivere così distanti dopo una vita passata insieme, dove ci siamo fatte il culo e abbiamo sofferto insieme tante di quelle cose che solo madre e figlia possono superare. Non so, c'è qualcosa di sbagliato in questa sensazione e il mio intuito difficilmente mi tradisce. È giusto che io mi stia costruendo la mia vita dove voglio nel mondo, o dove sono finita per una serie di casualità e accadimenti, ma non va bene che mia madre sia così lontana. Non va bene per me e non va bene per lei e se lei soffre io soffro il doppio. So esattamente come si sente adesso.

Una volta ho detto a mio padre che è piuttosto buffo che io e la mamma abbiamo le stesse reazioni fisiche a determinate condizioni climatiche e cose omologhe, tipo il mal di testa in una determinata situazione, o il mal di stomaco di fronte a un altro tipo di difficoltà. Lui mi ha detto che è perfettamente normale, perché lei è mia madre, è sangue del mio sangue, è la donna da cui è cominciato tutto in un certo senso. Quanto suona banale e vero? Quanto è incredibile che la cosa mi abbia innervosito fino a quel momento, invece che essere semplicemente immagazzinata nella mia coscienza femminile? Forse stavo cercando la mia individualità e non la trovavo in tutte queste somiglianze con lei. Adesso adoro trovare un po' di lei nelle mie mani. Dovevo allontanarmi e vedere chi siamo da lontano.

Ho finalmente compreso la differenza fondamentale che sta alla base dell'amore che provo per papà e per la mamma. Io adoro mio padre, bramo il suo consenso da una vita, il mio amore ribolle di una ricerca insana della sua attenzione, da una vita... Lo amo incondizionatamente e in modo puro, anche se alcune cose, alcune sue scelte non mi sono ancora chiare, anche se ogni tanto mi permetto di provare rabbia nei suoi confronti. Lo amo. Questo è e niente lo potrà cambiare.
Amo nella stessa maniera mia madre, anche se in modo più cristallino, perché ogni suo atto aveva per me un motivo chiaro e a me comprensibile e quasi sempre ha agito per il mio bene. Ma la cosa più importante è che oltre al sentimento incondizionato che può provare una figlia per la propria madre, ho maturato un amore cosciente. È quell'amore che scegli, di cui ti prendi cura perché sai che se un giorno manchi ci sarà qualcun altro ad annaffiare le tue piantine.

L'amore per mia madre è forte e indistruttibile perché è un amore vissuto. 




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