domenica 29 settembre 2013

Amico

Volevo scrivere di Milano, volevo parlare di mille cose e invece ho passato mezza giornata piegata in due sul letto cercando di lottare contro la nausea ed è lì che ho realizzato quando si è veramente soli.


L'amico non è quello che ti affianca in una risata e non è quello che ti offre una spalla per piangere, ma è la persona che ti sta vicino quando fai schifo, quando stai sbagliando tutto e vai contro la tua stessa morale. L'amico non ti giudica, ti ascolta e ti sostiene, perché i tuoi problemi non sono i suoi problemi ed è proprio quello che gli permette di starti vicino.

E io ho amici così. Ah, così pochi... così pochi, ma così importanti, così speciali! Spariscono per mesi e quando tornano niente è cambiato. Sono persone che non hanno mai cercato di proteggermi, benché mi abbiano dato dei consigli, mi hanno lasciato fare i miei passi e questo mi ha reso una persona migliore. Non solo perché mi sono messa in discussione basandomi semplicemente sulla mia esperienza, ma perché i miei amici non mi hanno impedito di fare schifo e soprattutto... non mi hanno mai abbandonato. 

Io devo poter toccare il fondo con la sicurezza che risalendo quelle persone ci saranno ancora e non mi ricorderanno che loro avevano ragione e io torto. 

E l'amico vero è la casa.
Mi ricordo di Chiara che mi ascolta attentamente, annuisce, sorride, si sorprende, poi diventa seria e mi porta con sé da una parte per parlare meglio e improvvisamente prende in mano la situazione, senza rubarmi niente, senza sbagliare una virgola. Mi sono sentita protetta da una ragazza più giovane di me di cinque anni e io trovo che sia una delle sensazioni più belle che un essere umano possa provare. Non mi era mai capitato di sentirmi complice con una donna, non di recente... è sempre stata una prerogativa di Alessia e pensavo che sarebbe stato per sempre così.
Una donna che cammina con me, poi si ferma, mi guarda e dice che secondo lei dovrei fare determinate cose, poi ricomincia a camminare e mi prende pure per mano.

Infinite volte ho voluto essere questo per qualcuno e mai mi è stato concesso. So che suona come un luogo comune, ma non lo è: i rapporti umani possono essere la cosa più superficiale in assoluto.
Mi trovo a parlare bene con tanta gente, sento il bisogno di farlo con la metà di loro, racconto le mie passioni a pochissimi, nessuno sa delle mie paure.

Va bene anche essere bruschi, io per prima lo sono e so quanto male ho fatto nella mia vita, ma l'amico sa quando prenderti a schiaffi e quando invece semplicemente assecondarti; non è per mentirti, è saper aspettare il momento in cui sarai in grado di ascoltare.


Insomma me ne stavo piegata sul letto, nauseata e dolente, un po' disperata e incredibilmente sola, quando qualcuno mi ha semplicemente detto "resisti". So farlo da sola, so esattamente come resistere a ogni piccola o grande cosa nella mia vita, ma avere qualcuno che mi dica che ce la posso fare è il catalizzatore di cose molto, molto più grandi di quelle che sono abituata ad affrontare da sola. È una crescita!


Provare dolore fisico mi aiuta a capire perché sto male mentalmente, perché un'intossicazione alimentare è la scala ridotta di una situazione di stress che sta totalmente sfuggendo di mano. Provare dolore fisico equivale a concretizzare qualcosa che siamo abituati a sentire, ma in maniera meno tangibile. Ognuno di noi si merita di avere accanto una persona che dica di tenere duro in momenti di debolezza fisica.
Io sono arrivata al mio estremo grado di arroganza e non ho più paura di dire che mi merito il massimo... e se così deve essere, essere soli sarà un po' più di routine, lo so, ho sperimentato. Essere selettivi vuol dire essere arroganti, perché, mi è stato detto, non sono nessuno per dire se una persona è buona o cattiva, se valga la pena passare il proprio tempo con questa. Insomma, quello che voglio dire è che io so cosa è meglio per me e purtroppo in questo benessere alcune persone non sono comprese, perché devo sacrificare le mie energie e il mio tempo per qualcuno che mi reputa come una qualunque? O per qualcuno che non si rende conto del mio potenziale in fatto di relazioni...?

Scegliere con chi stiamo bene è NATURALE. E prima ce ne facciamo tutti una ragione, prima troveremo l'amico perfetto. Vi assicuro che esiste.