mercoledì 14 novembre 2012

Creare e goderne

Questo posto è per me una continua fonte d'ispirazione!
Ho sempre voglia di fare qualcosa, di cantare, di studiare il mio personaggio, di scrivere. Tengo gli occhi spalancati senza la paura che nei meandri più nascosti di questa esistenza ci possa essere troppa polvere e poca luce.

L'altro ieri mi sono presa un tè con il mio insegnante di teatro, fuori pioveva e nell'aria c'era la solita vecchia canzone francese senza sosta. Sostanzialmente mi interessava poco quello che mi succedeva intorno, il che è strano, visto che mi incanto sempre ad osservare la gente. 
L'ho invidiato per un attimo. Ha la mia età, per la precisione è più vecchio di me di tre mesi ed è del 1988. Vive un po' in Kazakistan, un po' in Francia, anche se non torna in Europa da parecchio. Ha uno studio teatrale, è chiamato a un sacco di casting ed è rispettato per le sue qualità e non perché ha raggiunto l'età per cui uno si debba considerare rispettabile.
O forse è solo ambizioso, forte e percorre questo processo creativo e difficile senza porsi i soliti limiti sociali che appioppano a noi giovani.
Mi ha dato una botta di vita, ho di nuovo creduto in me e ho pensato che se non riesco a fare la commessa, o la cameriera o se ogni mio colloquio va a merda è perché devo scavare nelle piccole cose che ho cominciato, in ambito artistico, e portarle finalmente a un livello superiore. Non devo lamentarmi, ci sarà sempre qualcuno pronto a gettarmi merda addosso, non devo ascoltare i cliché che impongono ai migliori artisti di ogni nazione a patire la fame. Devo stringere i denti e pormi delle priorità nel canto, nella recitazione e nella scrittura. Nessuno mi vieta di portare avanti più cose, non è vero che si può fare bene solo una cosa, bisogna migliorarsi in tutto quello che riesce bene, poi forse... un giorno si disegnerà una via soltanto e non resterà che percorrerla.

Non ho incluso il mio lavoro di modella, benché è quello che fino ad ora mi ha portato più risultati, soldi e soddisfazioni su più stadi. 
Chissà perché. Forse semplicemente il mio spirito mi suggerisce che è arrivato il momento di maturare, di accrescere la mente e la fotografia di fronte all'obiettivo non mi permette più di farlo. Potrebbe essere un mio limite reale, potrei essermelo inventato, ma sta di fatto che sono stanca di essere scelta per il mio aspetto fisico (vabbè, mettiamo pure una determinata espressività, ma sempre di esteriorità si tratta), voglio andare avanti con le mani e con gli occhi, senza necessariamente essere prima vista da qualcuno.
E se proprio voglio esprimermi apertamente, mente e corpo, potrò portare avanti la recitazione.


Sabato sarò di nuovo in Italia, senza alcuna voglia di fare prima la valigia, di farmi 12 ore di volo (di cui almeno 6 saranno di pianto e strazio) e di salutare i miei nuovi amici, di dire addio, almeno per un po', a un popolo caldo e curioso.


Ah! Ultima cosa. T. anni fa mi ha scritto che l'innamoramento è quella cosa che va allenata, ricordate? Così può diventare una peculiarità del carattere.
Ho nuovamente avuto una profonda prova del fatto che quella cosa fa parte del mio carattere e resterà un fattore fondamentale nella mia vita.
La mia priorità è l'amore. L'amore in tutte le sue forme... persone, arte, non importa, tutto! Sono fortemente convinta che sia la forza sessuale (non il sesso, ma l'energia in sé) a guidare ogni azione umana.

p.s. l'albero di fronte alla casa in cui vivo era pieno di vita appena sono arrivata, diversi giorni fa ha definitivamente perso tutte le foglie inondando il cortile di colori caldi; adesso è coperto di neve e luccica quando il sole fa capolino da questo lato dell'edificio.

Mi mancava vedere un vero e proprio ciclo vitale.


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