domenica 8 luglio 2012

Bacio

Sono così stanca dei giochetti degli uomini.
Sono così stanca di adottare tattiche.
Non sto parlando della seduzione e di tutte le dinamiche naturali che si creano tra i due.
Io non so se è sempre stato così, o se è un meccanismo che si è sviluppato negli anni.


Tu mi piaci. Io ti piaccio. Ci vediamo, Facciamo l'amore. Poi ognuno torna alle sue cose. Poi ci incontriamo di nuovo. Ci raccontiamo. Non dimentichiamo chi siamo, chi sono io, chi sei tu. 


E invece tu pensi che io non ti cerco, io penso che tu non mi vuoi veramente.
Se ti scrivo troppo ti vengo a noia, se arrivi in ritardo io mi insospettisco.
Sai cos'è questa roba? E' insicurezza personale. Non ci appartiene, facciamola finita. Siamo così semplici, spontanei. Perché non riesco a chiamarti quando ti voglio? Perché non posso baciarti per paura di attivare strani pensieri? 
Non voglio creare obblighi, non voglio legarti a me se non ti viene spontaneo farlo, non voglio dipendere da te.


Voglio solo baciarti, come quella sera attaccati al muro dietro casa. Queste mani incontrollabili, i capelli dappertutto, gambe che tremano, labbra passionali ma non invadenti e la lingua leggera, dolce, spensierata.


Siamo così giovani, dov'è finito tutto quanto?
Non ci possiamo piegare alla convenzione, agli ostacoli che la vita ha posto tra di noi.


E soprattutto ci conosciamo troppo bene per farci questi giochetti malvagi che solo le persone insicure e vuote si fanno.


E poi l'amore non se ne va in due giorni, di qualsiasi tipo questo sia. Forse per questo siamo ancora in qualche modo uniti. Ci intrecciamo e ci districhiamo con l'andare e il venire della Luna.
Spero solo che tu non mi deluda ancora. So che cosa rappresento per te, ma non vorrei che fosse un'opinione legata al ricordo e non al mio essere donna stimata ed apprezzata, non dagli altri, no, da te.
Non perdiamo la nostra dignità, valiamo molto.



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