giovedì 7 giugno 2012

Realtà

Guardo spesso questa scena e giorno dopo giorno mi rendo conto di essere una donna come le altre, per me, per te... Lo sono sempre stata e lo sarò sempre, perché è nella mia natura. 
A volte però... guardandomi allo specchio mi vedo con occhi diversi. Questa visione è la mia speranza, la differenza che si riflette negli occhi di qualcun altro.
Un riflesso ormai distorto. Non nego sia colpa mia, solo non sapevo di valere così tanto. 
Solo non sapevo di quanto valesse tutto quanto.



Ah... che persona tragica che sono. Eppure ieri un uomo sconosciuto mi diceva che non conosco la parte romantica della vita. Che arroganza. Cosa ne sa lui del Romanticismo? Vita passata sui libri d'arte e ad osservare le opere altrui. Ma ha vissuto mai una sua tragedia? Ha mai creato qualcosa? 
Si è sentito quasi offeso perché non mi piace Michelangelo, se non il suo ultimo sprazzo di vita. Mi ha insultato dicendomi che probabilmente non conosco il simbolismo che vi sta dietro. 
Oh che offesa! Sono abituata a sviscerare tutto al costo di trovare dentro cose che non mi piacciono.
Non riesco a lasciarlo fare agli altri.
Oh perché... perché... chi lo sa perché. Forse bisogna lasciare tempo al tempo o forse se non ricevo schiaffi molto forti non riesco a distogliere lo sguardo dallo specchio.
Ne ho ricevuti pochi e sono rimasta immatura, infantile, alla ricerca di una punizione che nessuno a tempo debito mi ha dato.

Come ho potuto illudermi di creare complicità con qualcuno a cui potessi dare tutto, anche la vita, ma a cui non lasciassi fare altrettanto?

A. diceva sempre che si è spesso trovato a fare cazzate perché non si fidava della gente, perché si affezionava troppo e aveva paura di venire ferito (come se qualcuno, salvo appunto i nostri amici Romantici, fosse mai morto di amore! No aspetta, c'erano Romeo e Giulietta e se fosse esistito facebook forse si sarebbero uccisi ancor prima, tra di loro). Le cazzate consistevano nel rendersi insopportabile, senza averne granché coscienza, uno stupido meccanismo di difesa per vedere se qualcuno lo amava davvero, nonostante tutto.

Ah, caro mio A., col tempo anche tu hai capito che l'amore incondizionato è sulla riva opposta del fiume.

Quando lo capirò anche io?
Quando sarà troppo tardi.







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