venerdì 22 giugno 2012

Irreversibile | spoiler

Ho provato a guardare Irreversible, di Noé.
Tra crampi dall'ansia e conati di vomito ho pensato che sarebbe rimasto lì.
Invece è come quando cadi dalla bicicletta, devi immediatamente esorcizzare la paura, sennò forse non salirai mai più in sella.


Insomma oggi l'ho messo su e chiudendo prima un occhio poi un altro, poi aggrottando le sopracciglia, poi mettendo le mani di fronte la bocca e poi ripensando immediatamente ai miei rapporti sessuali, sono riuscita a superare quella maledetta scena.
Perché dici ho pensato al mio passato? Non è questione di violenza, è questione di come un gesto passionale e di amore possa trasformarsi in un atto boh, non lo so... gli animali non fanno queste cose.
Quindi ho pensato alle sensazioni che provo io durante il sesso e non coincidevano affatto con quelle grida, quei affanni irrispettosi e non lo so... inconcepibili.
Cristo, voglio dire, è bello anche farsi del male, tutto è lecito purché si è tutti d'accordo.
I film in cui trovo della violenza sessuale mi confondono, perché vedo le solite cose che faccio io, che vengono fatte a me, quando provo piacere, quando accolgo l'uomo ed è sempre la cosa più naturale del mondo, qui invece la bocca dello stomaco si chiude, la gola si stringe...
Come spiegartelo. E' quasi eccitante, perché non ci si può fare niente, è incontrollabile, perché lo ricolleghi al sesso sano, ma i tuoi occhi dicono al cervello che quello non è sesso, quello è inferno e allora vai di fuori, stai malissimo perché non capisci più una sega.


Lasciamo perdere l'errore ok? Per un attimo lasciamo perdere il fatto che sappiamo che lo stupro sia una cosa sbagliata, a livello di società, di gesto umano consapevole. Ecco. Cancellato.
Io, donna o uomo, ho fatto sesso finora, come meglio ho creduto, come più mi è piaciuto.
Adesso vedo una scena di abuso sessuale. Cosa vedo? Un uomo che scopa una donna, ok? Quello è! Vedo che lui si eccita nel vederla, vedo lei che si divincola e penso che a volte lo faccio io per giocare. E poi la vedo piangere, resistere, sanguinare persino.


Cosa cazzo sta succedendo?


E' proprio questo che mi porta a pensare che di animale nello stupro non ci sia niente, è qualcosa che va oltre, è qualcosa di malvagio e ultraterreno. Perché non è il mio livello sociale che mi fa rendere conto che ci sia qualcosa di sinistro, ma è la mia indole animale, istintiva. Gli animali sono puri, quello che ho visto io è il diavolo.




Ma per il resto...
Pensavo il film mi avrebbe lasciata in un gomitolo di nervi, senza appetito, angosciata.
Ma no, dopo è andata meglio. Perché seppur sulla linea temporale è accaduto prima, ho visto dell'amore dopo quella scena atroce. Ho visto l'intimità di una donna inviolata, ma semplicemente esplorata da un uomo. 
Esisto finale? Il film mi è piaciuto.





2 commenti:

  1. "Perché non è il mio livello sociale che mi fa rendere conto che ci sia qualcosa di sinistro, ma è la mia indole animale, istintiva. Gli animali sono puri, quello che ho visto io è il diavolo."

    Queste parole mi stanno rimbalzando nella testa da circa una mezz'oretta... non l'avevo mai vista in questo modo.
    Si parla sempre di istinto, comportamenti animaleschi, si paragona lo stupratore ad una bestia... ma in effetti forse è proprio qualcosa che va oltre.
    E' quasi un volersi sostituire a dio.

    [non sono bravo come te a descrivere pensieri e sensazioni...]

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  2. ci sei riuscito bene comunque, capisco cosa vuoi dire, ma ti ringrazio per questa considerazione che hai della mia scrittura :)
    alla fine sono riflessioni buttate lì, cerco di scrivere in modo corretto, ma senza troppo curarne la chiarezza, sono dell'opinione che ci siano persone in gradi di capire comunque e quelle che nemmeno con il linguaggio più semplice ci possono arrivare.

    io intendevo proprio quello che hai capito, che l'istinto è una cosa pura e in questi casi credo debba essere reciproco, quando non lo è, come nel caso di uno stupro, c'è qualcosa di malato di fondo che con la "bestia" non ha nulla a che fare

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